Friday, February 08, 2008

La Black List e il blog di Re Shaulos II

(dettaglio del suo blog)


La Polizia Postale gli sta alle calcagna ed e' solo questione di ore prima che l'antisemita di turno venga assicurato alla giustizia.

ROMA - Una denuncia formale alla polizia postale e un appello alle istituzioni, al ministro dell'Università, ai rettori, agli atenei a costituirsi parte civile "per bloccare un cancro che può espandersi e colpire chiunque". Sono le misure che la comunità ebraica romana intende mettere in campo contro gli estensori di un blog che hanno messo in Rete una "black list" di 162 professori ebrei, accusati di "fare lobby" a favore dei "sionisti". Tra loro, docenti che insegnano alla Sapienza e in altre università italiane. Una lista che ha suscitato l'immediata reazione del Viminale, che ha predisposto accertamenti tramite la polizia postale.

Dopo la diffusione della notizia il blog - ospitato dalla piattaforma internet ilcannocchiale - non era più raggiungibile. "E' una scelta degli stessi gestori del sito - hanno spiegato gli investigatori della polizia postale. Non siamo stati noi a oscurarlo, per qualsiasi intervento aspettiamo di sapere quale tipo di reati ipotizzerà eventualmente la magistratura". Una cosa è certa: tutte le tracce lasciate in informatica sono indelebili, per cui dovrebbe essere possibile risalire all'autore del blog. E gli investigatori si dicono ottimisti. Poche ore dopo però il blog è ricomparso nella medesima piattaforma ma con una url e un titolo diversi.
(Repubblica)

ROMA - Si presentava come un classico blog di una delle molte piattaforme gratuite presenti sulla rete. Il suo autore si identificava semplicemente come «Re», utilizzando come slogan di apertura del sito una tripla V, acronimo delle parole via, verità e vita, e una grande immagine dei Magi che seguono la stella cometa. E tra i contenuti in evidenza aveva messo una serie di link dedicati al revisionismo, a Mussolini e all'antisionismo. Ma a portarlo all'attenzione del grande pubblico è stata la pubblicazione di un elenco di 162 nomi di insegnanti ebrei, accusati di «fare lobby» e «baronaggio sionista». Ora però è sparito dalla rete: le proteste della comunità ebraica e la denuncia alla polizia postale hanno infatti portato all'oscuramento del sito chee dalle 13,25 di venerdì 8 febbraio non è più accessibile.

Un particolare della barra dei link del sito oscurato
LA BLACK LIST - Il post contenente la «black list» dei professori ebrei o comunque considerati vicini al mondo ebraico (l'elenco, come rivela l'autore, è stato ricavato dalle firme a margine di una petizione contro un boicottaggio attuato in Gran Bretagna nei confronti di docenti ebrei) aveva però fatto la sua comparsa già il 16 gennaio. E per tutto questo tempo è rimasto accessibile a chiunque. E' stata la comunità ebraica romana a sollevare il caso, presentando una denuncia formale alla polizia postale e lanciando un appello al ministero dell'Università e agli atenei a costituirsi parte civile «per bloccare un cancro che può espandersi e colpire chiunque».
(Corriere)

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