Friday, February 24, 2006

Time is up!

130 morti e 68 moschee date alle fiamme. Dalla padella alla brace. In un mondo arabo dove la vita di un essere umano vale quanto un pugno di sabbia. In un mondo arabo dove le madri mandano i figli a compiere missioni suicide col cellulare acceso cosi' da sentire esplodere bomba e figlio, c'e' ancora da meravigliarsi se Shiiti e Sunniti si distruggono a vicenda in nome non di Dio, in nome non del Profeta, ma nel nome di un lontano parente di Maometto? Perche', checche' se ne dica, la principale differenza fra le due fazioni consiste proprio in questo.
E credete forse che ci si sorprenda nell'apprendere che gli "uomini di pace" che gestiscono le masse mussulmane, lontano dal prendersi le responsabilita' per i morti trucidati e le moschee bruciate, incolpino ed accusino l'America ed Israele?
Senza mezzi termini, Ahmadinejead ha ieri accusato, davanti a milioni di Iraniani, gli USA e Israele!

Fonte Aljazeera: "Mahmoud Ahmadinejad, the Iranian president, says the US and Israel blew up the Shia shrine in Iraq"

Shaikh Youssef al-Qaradawi, a leader Sunni scholar, said: "We cannot imagine that the Iraqi Sunnis did this. No one benefits from such acts other than the US occupation and the lurking Zionist enemy."

Some Muslim leaders and the Lebanese Hizb Allah organisation blamed the United States.

Iraqi Shia leader, Muqtada al-Sadr, who cut short a visit to Lebanon to return to Iraq after the blast, said blame must be laid either with the Americans or the Iraqi government

Fonte Daily Star del Libano: "Tens of thousands of Lebanese Shiites shouted anti-U.S. slogans in a rally to protest the bombing of a sacred Shiite shrine in Iraq, and Iran warned the United States and Israel that they would face the wrath of Muslims following the attack."

In Beirut, leaders of the Shiite group Hizbullah led crowds that packed a soccer stadium for Thursday's rally in chants of "America, America is the enemy of Muslims" and "Muslims, unite, unite." Shiites beat their chests in a traditional gesture of mourning and chanted "America! America! you are the Great Satan." Organizers said tens of thousands took part in the rally, where shouts of "Israel, Israel is the enemy of Muslims" also rang out.

Grand Mufti Sheikh Mohammad Rashid Qabbani, spiritual leader of the Sunni community in Lebanon, laid the blame squarely on the United States.

Iran's highest clerical body, the Association of Qom Seminary Instructors, also blamed the Americans for the blast.

Potrei continuare ad nauseam a riportare le farneticazioni di questi fanatici, ma ve le voglio risparmiare.
Chiedetevi soltanto questo, per capire a quale livello e' arrivato il fanatismo di queste masse medioevali: 130 morti e 68 moschee bruciate in un solo giorno. Diamo la colpa agli USA o ad Israele?
Fino a quando non vi metterete in testa che per costoro la vita non vale niente e che la nostra vale molto di meno, non riuscirete mai a capire che non puo' esserci dialogo di nessun genere coi mussulmani.
"Time is up"!
La resa dei conti e' arrivata. Stop ai tentennamenti e alla diplomazia che non funziona. Non vogliamo piu' sentir parlare di politically correct ne' tantomeno di islamically correct! Non sara' ne' Porta a Porta ne' Diliberto a difendere i miei figli da questi pazzi facinorosi. In un mondo di diritto si usa il diritto, ma nella giungla si usa la legge della giungla!
Chi non accetta la sfida che ci hanno lanciato gli integralisti islamici puo' restarsene a casa sua, ma a due condizioni: non deve rompere i coglioni. Non deve rompere i coglioni!!!

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