Hamas: la catena (dis)umana dei Palestinesi
Sderot in primo piano. Gaza in lontananza (21 Feb 2008-Menahem Kahana-AFP/Archives)
Israele ha elevato lo stato di allerta militare nella zona limitrofa a Gaza per far fronte al rischio che Hamas cerchi di forzare l'isolamento della Striscia mediante il ricorso ad una manifestazione di massa che superi i recinti, in maniera simile all'abbattimento del muro di confine con l'Egitto a Rafah il mese scorso.
Ieri Hamas ha chiesto all'opinione pubblica internazionale, in particolare nel mondo arabo, l'organizzazione di manifestazioni popolari di protesta contro l'isolamento di Gaza. Gia' venerdi' Hamas ha organizzato proteste in alcuni campi profughi della striscia di Gaza.
Fonti militari a Tel Aviv precisano che rinforzi sono gia' stati inoltrati nella zona per far fronte alla possibilita' che all'improvviso masse di palestinesi si lancino verso i reticolati di confine, sorprendendo i militari di pattuglia.
Nella zona di confine attorno a Gaza non ci sono di norma campi minati. Ogni tratto di confine e' tuttavia controllato mediante telecamere fisse. I soldati hanno ordine di fermare mediante intimazioni chiunque cerchi di infiltrarsi in Israele. Qualora cio' non bastasse, possono fare ricorso a gas lacrimogeni, a proiettili rivestiti di gomma e poi anche a munizioni vere. Ma fra i vertici militari israeliani c'e' il timore che le manifestazioni di Hamas, se dovessero avere luogo davvero, vedrebbero in prima fila donne e bambini.
"In ogni caso e' evidente che non potremmo tollerare l'ingresso in massa di palestinesi nelle nostre zone abitate" ha osservato un alto ufficiale della riserva. "Anche perche' Hamas e' solito mischiare ai civili anche terroristi".
Oggi intanto sono proseguiti i lanci di razzi Kassam da Gaza verso Israele. Nella zona di Sderot ne sono caduti cinque, senza provocare vittime. (RaiNews24)
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Israele ha elevato lo stato di allerta militare nella zona limitrofa a Gaza per far fronte al rischio che Hamas cerchi di forzare l'isolamento della Striscia mediante il ricorso ad una manifestazione di massa che superi i recinti, in maniera simile all'abbattimento del muro di confine con l'Egitto a Rafah il mese scorso.
Ieri Hamas ha chiesto all'opinione pubblica internazionale, in particolare nel mondo arabo, l'organizzazione di manifestazioni popolari di protesta contro l'isolamento di Gaza. Gia' venerdi' Hamas ha organizzato proteste in alcuni campi profughi della striscia di Gaza.
Fonti militari a Tel Aviv precisano che rinforzi sono gia' stati inoltrati nella zona per far fronte alla possibilita' che all'improvviso masse di palestinesi si lancino verso i reticolati di confine, sorprendendo i militari di pattuglia.
Nella zona di confine attorno a Gaza non ci sono di norma campi minati. Ogni tratto di confine e' tuttavia controllato mediante telecamere fisse. I soldati hanno ordine di fermare mediante intimazioni chiunque cerchi di infiltrarsi in Israele. Qualora cio' non bastasse, possono fare ricorso a gas lacrimogeni, a proiettili rivestiti di gomma e poi anche a munizioni vere. Ma fra i vertici militari israeliani c'e' il timore che le manifestazioni di Hamas, se dovessero avere luogo davvero, vedrebbero in prima fila donne e bambini.
"In ogni caso e' evidente che non potremmo tollerare l'ingresso in massa di palestinesi nelle nostre zone abitate" ha osservato un alto ufficiale della riserva. "Anche perche' Hamas e' solito mischiare ai civili anche terroristi".
Oggi intanto sono proseguiti i lanci di razzi Kassam da Gaza verso Israele. Nella zona di Sderot ne sono caduti cinque, senza provocare vittime. (RaiNews24)
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