Friday, January 11, 2008

Dai nemici mi guardo io, dagli amici mi guardi Iddio


"Non e' il momento di parlarne" ha detto serio il Primo Ministro Olmert a Rafi Eitan, quando quest'ultimo ha chiesto a Bush la grazia per il suo uomo, Jonathan Pollard.
Il ministro Eli Yishai ha bisbigliato qualcosa a tavola, ma con molta cautela e delicatezza.
Fuori, decine e decine di Israeliani domandavano a voce alta la liberta' per Jonathan Pollard, che da 23 anni marcisce in un carcere americano.
A Gerusalemme hanno perfino cambiato il nome di Kikar Pariz in piazza "Liberta' per Jonathan Pollard".
Eppure non c'e' stato niente da fare. E quando finalmente Olmert ha trovato il coraggio di chiedere la grazia per il giovane israeliano, Bush ha semplicemente detto: "I'm sorry..." ("non se ne parla neppure...").
Il Presidente americano e' rimasto sulle sue posizioni, mentre milioni di Israeliani sono semplicemente rimasti...male!

Stasera,
KUNA, la news agency piu' importante del Kuwait, riporta che George Bush, in visita dal tardo pomeriggio di oggi nel paese del Golfo, ha gia' promesso, dopo un primo meeting con l'Emiro, di liberare i quattro detenuti kuwaitiani di Gitmo.

Sua Altezza l'Emiro Sheikh Sabah Al-Ahmad Al-Jaber Al-Sabah ha affrontato il problema in questi termini: "La continuata detenzione dei quattro kuwaitiani a Guantanamo e' un insulto al principio della giustizia americana e io spero che siano ritornati al piu' presto alla giustizia del nostro paese".
("The continued detention of the four Kuwaitis at Guantanamo was an insult to the principle of American justice, and I hope that they would be handed over to Kuwaiti authorities.")

Israele, tieni gli occhi aperti...!

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