Tuesday, February 28, 2006

"C'e' un Ebreo dietro di me. Vieni ad ucciderlo!"

Ecco in linea di massima cio' che ha detto un mussulmano "di peso" del mondo islamico che conta, lo sceicco Yousef Al-Qaradhawi, giusto un paio di giorni fa ad un televisione del Qatar. Questo e' cio' che i canali televisivi arabi "moderati" mettono in onda per milioni e milioni di mussulmani sparsi ai quattro angoli della terra.

I seguenti sono brani tratti da un programma televisivo con lo sceicco Yousef Al-Qaradhawi-Qaradhawi, mandato in onda da Qatar TV il 25 febbraio 2006. Lo sceicco Al-Qaradhawi-Qaradhawi รจ capo del Consiglio d'Europa per la Fatwa e la Ricerca, presidente dell'associazione internazionale degli eruditi mussulmani (IAMS) ed e' guida spirituale di molte altre organizzazioni islamiche nel mondo, compresa la Fratellanza Mussulmana. (clip da MEMRITV, clicca qui)
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"Noi li stiamo combattendo nel nome dell'Islam, perche' l'Islam ci ordina di combattere chiunque saccheggi la nostra terra ed occupa il nostro paese. Tutte le scuole islamiche, la Sunnita, la Shita, la Ibadhya, quelle vecchie e quelle nuove, sono d'accordo che ogni invasore che occupa anche un centimetro di terra mussulmana deve essere combattuto. I mussulmani di quel paese devono respingere l'invasore, ed il resto della comunita' mussulmana ha il dovere di soccorrerli. Se la popolazione di quel paese e' incapace di resistere o e' riluttante a farlo, noi abbiamo il dovere di combattere per la difesa della terra mussulmana, anche se la popolazione locale non ha intenzione di farlo.

Nessuno deve permettersi di appropriarsi di un pezzo di terra islamica. Per questo stiamo combattendo gli Ebrei. Li stiamo combattendo...la nostra religione ce lo ordina. Stiamo combattendo nel nome della religione, nel nome dell'Islam, per cui questa Jihad e' un dovere individuale a cui partecipa l'intera nazione islamica, e chiunque muore combattendo questa Jihad e' un martire.
Per questo io ho dato l'assenso alle operazioni di martirio, perche' il jihadista sacrifica la sua anima nel nome di Allah.

Noi non dissociamo l'Islam dalla guerra. Al contrario, separare l'Islam dalla guerra e' la ragione della nostra sconfitta. Noi stiamo combattendo nel nome dell'Islam. Tutto sara' dalla nostra parte e contro gli Ebrei (nel giorno del giudizio). In quel giorno, anche le pietre e gli alberi parleranno, con o senza parole, e diranno: "Oh servo di Dio, o mussulmano, c'e' un ebreo dietro di me, vieni ed uccidilo."

Termina, il dotto Sceicco, affermando che: "...'Oh Muslim.' When we enter [a war] under the banner of Islam, and under the banner of serving Allah, we will be victorious." (trad.: "Oh Mussulmano. Quando entriamo in guerra col vessillo dell'Islam, e col vessillo di servi di Allah, noi vinceremo..."

Come si fa pensare ancora che l'Islam e' una religione di pace? Con tutta la buona volonta' di questo mondo, l'unico sentimento che si prova leggendo o ascoltando una personalita' come Al-Qaradhawi esprimersi in questi termini, e' di paura, mista a nausea e repulsione.

Anche se conosco poco o nulla dell'Islam (scusate la mia ignoranza, ma ho l'onesta' d'ammetterlo: non ho mai letto il Corano!), vorrei ricordare allo Sceicco che non e' vero che basta essere mussulmani e combattere col vessillo di Allah per vincere, se e' vero che di bastonate l'Islam ne ha prese di brutte recentemente. Basti ricordarne qualcuna:
la guerra d'indipendenza d'Israele del 1948-49.
la guerra del Sinai del 1956.
la guerra dei Sei Giorni del 1967.
la guerra del 1967-70.
la guerra di Yom Kippur del 1973-74.
la guerra del Libano del 1982.
la guerra del Golfo del 1991.
la guerra in Irak del 2003.

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