Monday, December 31, 2007

Il Corano in Ebraico, ma senza gli Israeliti


La prima edizione ufficiale del Corano in lingua ebraica e' in corso di completamento al King Fahd Centre di Riyadh, anche se, dalla versione in ebraico, i traduttori elimineranno i termini "Israeliti" e "Figli di Israele" che pur appaiono nel testo originale del sacro libro.
Il Direttore del Centro, Mohammed bin Salim al Awfi, intervistato dal giornale arabo di Londra As-Sharq al-Awsat ha affermato che il suo lavoro richiede spesso revisioni importanti della traduzione letterale del testo, affinche' esso possa restare fedele al vero significato del Corano e soprattutto per evitare di propagare storie che "non possono essere confermate", per cui i versi coranici contenenti "Figli di Israele" (gli Ebrei) ed Israeliti saranno eliminati dal libro.
"Sono consapevole inoltre che gia' esistono traduzioni del Sacro Corano in Ebraico, ma sono testi che sono stati redatti con pregiudizio da individui incompetenti ed ostili all'Islam" ha aggiunto al Awfi.
(Fonte: IsraelToday: "Blotting out the Children of Israel from the Koran", Thursday, 10-11-07)

B'Tselem releases its year-end report

According to the figures published in the organization's annual report, in 2007 (up to 29 December), Israeli security forces killed 373 Palestinians (290 in Gaza , 83 in the West Bank ), 53 among them minors. By comparison, in 2006, 657 Palestinians were killed, including 140 minors: 523 in Gaza , 134 in the West Bank.

We can therefore confirm that the number of Palestinians killed by Israeli security forces in 2007 has fallen by almost two-thirds compared to the figure for 2006.

But what I find astonishing is another set of data from B'Tselem:
"In intra-Palestinian fighting, at least 344 persons were killed, almost all in the Gaza Strip in the first six months of the year. At least 73 of the dead, among them 22 minors, were not taking part in the fighting."

According to these figures, we can safely conclude that Hamas is killing far more Palestinians than the IDF (almost double).

Palestina? No, grazie!

La stragrande maggioranza degli Arabi Israeliani non ha alcuna intenzione di vivere in un futuro stato palestinese.

E' quanto risulta da un sondaggio commissionato dal giornale arabo-israeliano A-Sinara, secondo cui il 78% degli Arabi Israeliani non ha alcuna voglia di far parte della futura nazione palestinese, mentre il 18% ne sarebbe disposto. Il 4% degli intervistati si e' detto indeciso.

Secondo gli ultimi dati (Dicembre 2007) dell'Ufficio Centrale di Statistica israeliano, gli Arabi rappresentano il 20% della popolazione israeliana.

"Noi abbiamo due identita': quella nazionale, come Arabi e Palestinesi, e un'altra ancora, come cittadini israeliani"
ha affermato Ahmed Tibi, legislatore Arabo Israeliano, a chi gli paventava la possibilita' che i Palestinesi non vogliano far parte del futuro stato per motivi prettamente economici.
(Fonte: JTA-BreakingNews)

Sunday, December 30, 2007

L'Amore per gli Ebrei e' piu' facile con Photoshop


Il 25 Dicembre e' stato un giorno memorabile per 40 Ebrei Iraniani. Le modalita' che hanno portato al loro arrivo in Israele potete leggerle nell'articolo che segue.







ISRAELE: 40 IMMIGRATI EBREI IRANIANI ATTERRATI A TEL AVIV

Trasferimento organizzato da governo Israele

Tel Aviv, 25 dic.(Ap) - Una quarantina di ebrei iraniani sono giunti oggi in Israele per cominciare una nuova vita nello Stato ebraico. Parenti in lacrime e uno stuolo fra fotografi e operatori della televisione israeliana hanno atteso l’arrivo dei nuovi immigranti all’uscita del terminal dell’aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv.
Secondo fonti ufficiali, sono circa 40 gli iraniani arrivati in Israele a bordo di un volo, tenuto segreto, e organizzato dal governo israeliano.
Il trasferimento è stato finanziato dall’International Fellowship of Christians and Jews. L’organizzazione, ha spiegato il direttore del gruppo, Rabbi Yechiel Eckstein, condivide i timori che la comunità ebraica in Iran sia minacciata dalla politica apertamente antisemita del presidente Mahmoud Ahmadinejad.
Non si e' fatta attendere la risposta degli Iraniani, che solo dopo 48 ore cosi hanno replicato attraverso il portavoce della comunita' Ebraica dell'Iran:
Teheran- "Sono bugie sfrontate quelle diffuse dai media stranieri sul nostro conto e sulle nostre condizioni di vita. Gli sforzi riprovevoli dei media controllati dal sionismo e dall'imperialismo ai danni dell'Iran non riusciranno mai a rovinare le ottime relazioni esistenti tra gli ebrei iraniani, i loro connazionali ed il loro governo repubblicano".

Il messaggio degli Iraniani al mondo e' stato accompagnato da immagini d'amore e di fratellanza tra Persiani ed Ebrei.
Una delle foto che hanno fatto il giro del mondo mostra un iraniano con un cartello con su scritto: "L'Iran ama gli Ebrei".


Quale migliore dimostrazione d'affetto verso gli Ebrei sarebbe potuta arrivare da quel paese?

La comunita' internazionale ha cominciato ad interrogarsi sulla veridicita' dell'accaduto. E Israele fa sempre poco o niente per dispellere dubbi quando il Paese si trova, nel bene o nel male, al centro dell'attenzione.

E mentre attendiamo conferme da Israele, annotiamo una delle poche certezze che abbiamo: gli Iraniani ci hanno preso in giro ancora una volta!

La foto che i prodi Persiani hanno generosamente offerto ai media online ed offline di mezzo mondo e' stata semplicemente "photoshoppata"!

La foto, apparsa per la prima volta durante una manifestazione in favore del nucleare, risale addirittura al 2005 e qua di seguito potete vedere l'originale:


(Sul cartello, in Farsi, c'e' scritto: "Il nucleare e' un nostro diritto")

La foto, dal 2005 ad oggi, e' stata photoshoppata almeno un paio di volte. Vogliamo credere che il canale tv iraniano, PressTV, responsabile d'aver mandato in onda l'agognato messaggio d'amore, sia stato genuinamente ingannato...

Un anno senza Saddam


posters of former Iraqi leader Saddam Hussein in the West bank of Nablus Sunday, Dec. 30, 2007. (AP Photo / Nasser Ishtayeh)

Ricorre oggi il primo anniversario della morte del dittatore iracheno Saddam Hussein.

Cade oggi, secondo il calendario islamico (che si basa sul sistema lunare), il primo anniversario della morte dell'ex rais di Baghdad Saddam Hussein, giustiziato un anno fa nel primo giorno di Eid Al Adha (Festa del Sacrificio). Secondo quanto apprende AKI-ADNKRONOS INTERNATIONAL, una parte della societa' civile giordana ha deciso di mobilitarsi in suo ricordo, sacrificando domani nella citta' settentrionale di Irbid una ventina di montoni la cui carne sara' poi distribuita ai piu' poveri. Alcune organizzazioni professionali hanno invece deciso di organizzare una serie di manifestazioni, la prossima settimana, fra cui ci sara' la proiezioni di video e alcune riunione alle quali parteciperanno anche membri dei partiti d'opposizione fra cui c'e' il Fronte Islamico (il braccio politico dei Fratelli musulmani in Giordania) . Per il calendario gregoriano, invece, Saddam Hussein e' stato giustiziato il 30 dicembre.

In Iraq, in vista di alcune manifestazioni organizzate dai sostenitori dell'ex presidente, le forze di sicurezza irachene sono in stato di allerta. Un'iniziativa per ricordare Saddam - si legge sul sito Bbc - è in programma alla tomba dell'ex presidente nella città natale di Tikrit, nell'Iraq centro-settentrionale a maggioranza sunnita.

Saturday, December 29, 2007

Lo zucchero di Hamas puo' uccidere

The Potassium Nitrate was disguised in bags marked that they were humanitarian sugar aid from the EU, and were intended for Palestinian militants in the Gaza Strip. Potassium Nitrate is a banned substance in the Gaza Strip and the West Bank due to its use by militants in the manufacture of explosives and Kassam rockets

Avrebbe dovuto contenere zucchero per i Palestinesi della Striscia di Gaza, ma conteneva invece nitrato di potassio.
Sacchi come questo, inviati dall'UE come aiuto umanitario, contenevano in totale 6.5 tonnellate di nitrato di potassio, che puo' essere utilizzato nella produzione di esplosivo e come propellente per razzi.
Il carico di "zucchero", che viaggiava su un camion palestinese, e' stato intercettato ad un checkpoint israeliano in Cisgiordania.
L'Unione Europea ha fatto sapere che aprira' un'inchiesta...

Messaggio per Fatah: No Hamas, No Party


Al-Fatah, il movimento legato al presidente palestinese Abu Mazen, non potrà celebrare quest'anno a Gaza la ricorrenza della propria fondazione, che ricorre il primo gennaio. Lo ha reso noto un portavoce della polizia palestinese a Gaza, che è sotto il controllo di Hamas. Jamal Jarrah, questo il nome del portavoce, ha affermato che non si tratta di una decisione di carattere politico ma di ordine pubblico. Nel novembre scorso finì nel sangue una imponente manifestazione di al-Fatah a Gaza in ricordo dell'ex presidente Yasser Arafat. "La polizia di Gaza è decisa a impedire che si ripetano nuove violenze", ha detto Jarrah.
Un ufficiale di Fatah, da parte sua, ha accusato Hamas di agire nella Striscia di Gaza come una "forza d'occupazione", una definizione, questa, che i Palestinesi riserbano solo ad Israele.
"Il divieto non indebolira' Fatah. Al contrario, questa e' una scelta che rendera' Fatah ancora piu' popolare".

USA: 65.4% delle vittime del pregiudizio religioso sono Ebrei




Secondo i dati resi pubblici oggi dalla FBI, nel 2006, su 1,750 vittime del pregiudizio religioso negli USA, 1,144 sono stati Ebrei (65.4%).

  • 65.4 percent were victims of an offender’s anti-Jewish bias.
  • 11.9 percent were victims of an anti-Islamic bias.
  • 4.9 percent were victims of an anti-Catholic bias.
  • 3.7 percent were victims of an anti-Protestant bias.
  • 0.5 percent were victims of an anti-Atheist/Agnostic bias.
  • 8.4 percent were victims of a bias against other religions (anti-other religion).
  • 5.3 percent were victims of a bias against groups of individuals of varying religions (anti-multiple religions, group).

Shalom compie 40 anni

Esattamente quaranta anni fa, nel novembre del 1967, nasceva ‘Shalom’ che prendeva vita da un precedente foglio informativo chiamato la ‘Comunità Israelitica’ e che sarebbe stato diretto per oltre 30 anni da Lia Levi affiancata, in un sodalizio insieme lavorativo e sentimentale, da Luciano Tas.

Rispetto al precedente ‘foglio’ che conteneva informazioni prevalentemente di carattere organizzativo e comunitario, ‘Shalom’ si distingue immediatamente per l’aspirazione ad essere un giornale di opinione, un concetto ben espresso dal sottotitolo della testata: mensile di informazione e cultura ebraica.
Leggi il resto nell'elegante presentazione celebrativa dei 40 anni di Shalom (in formato pdf).

Il Blog di Ahmadinejad installa un Trojan nei pc d'Israele

(ANSA) - TEL AVIV, 28 DIC
Una sorpresa attende quanti in Israele desiderassero leggere il blog del presidente iraniano Mahmud Ahmadinejad (ahmadinejad.ir). Nella pagina di ingresso, avvertono esperti israeliani, e' installato un programma che riesce a distinguere i computer che si trovano nello stato ebraico nei quali inserisce un 'cavallo di Troia', ossia un programma capace di risucchiarne i dati. Le informazioni sarebbero inoltrate a server in Cina, Hong Kong, Taiwan ed in una universita' iraniana.

Friday, December 28, 2007

Benazir Bhutto: una richiesta al Mossad arrivata troppo tardi



Il giornale israeliano Ma'ariv ci informa stasera che Benazir Bhutto aveva chiesto la protezione del Mossad israeliano, in quanto temeva per la sua vita.
La richiesta, fatta solo pochi giorni prima del tragico attentato che le e' costato la vita, non e' stata purtroppo finalizzata in tempo utile (Ma'ariv).

Il governo pachistano intanto fa sapere di avere prove inconfutabili contro Al-Qaeda.

"Dietro l'assassinio della leader dell'opposizione pachistana Benazir Bhutto c'è Al Qaeda".
Non ha dubbi il ministero dell'Interno di Islamabad, che, in una conferenza stampa, ha rivelato oggi di aver intercettato una chiamata riconducibile ad Al Qaeda subito dopo l'attentato. E ci sono "prove inconfutabili" che dimostrano che la rete di Osama bin Laden stia cercando di destabilizzare il Pakistan. Il governo, in particolare, fa il nome del leader di Al Qaeda Baitullah Mehsud, che sarebbe responsabile del delitto. Mehsud è in cima alla lista dei ricercati: si ritiene che sia nascosto nel Sud Waziristan, vicino al confine con l'Afghanistan (La Repubblica).

Olmert a Bush: "Obbedisco"


Col passare dei giorni e delle settimane, l'indipendenza del governo Olmert dalle pressioni esercitate dal tandem Bush-Rice appare sempre piu' volubile e sempre meno credibile .

La Radio dell'Esercito (Galei Tzahal) riporta oggi che il Primo Ministro israeliano, Ehud Olmert, ha rassicurato l'Amministrazione americana che ogni progetto edilizio a Har Homa verra' "congelato", come stipulato nella Road Map.

E' un proposito che gli fa onore, non c'e' che dire. Ma e' un proposito che puo' definirsi "onorevole" solo nel caso in cui anche i Palestinesi cessino "inequivocabilmente ogni violenza ed atti di terrorismo contro Israele", proposito stipulato anch'esso nella Road Map, la quale, a detta di molti, e' diventata ormai una strada a senso unico.

Istruzioni per l'uso



Il Terrorista a destra: "Ricordati che quando ti farai esplodere dovrai farlo con la mano destra. Farsi esplodere usando la mano sinistra non e' consentito".

Fonte: Al-Watan-26 Dicembre 2007-Arabia Saudita

1200 membri di Hamas bloccati nel deserto


(clicca l'immagine)


Centinaia di membri del gruppo terroristico Hamas, che attraverso il passo di Rafah sono passati in Egitto e da questo paese si sono recati alla Mecca per l'Hajj, sono stati avvisati dalle autorita' egiziane che potranno rientrare nella Striscia di Gaza solo attraverso il passo di Kerem Shalom (Ma'an).

1200 membri di Hamas sono al momento bloccati al golfo di Aqaba. Tra di essi Khalil al Haya che alla Mecca si e' incontrato con Ahmadinejad ed ha ottenuto fondi per un valore di $50 milioni per continuare la lotta armata contro Israele (PalPress).

I Palestinesi si rifiutano di passare per il passo di Kerem Shalom per timore di essere arrestati dall'IDF. Tra di essi, infatti, vi sono esponenti di spicco di Hamas attivamente ricercati da Israele.

Thursday, December 27, 2007

Incisa Bibbia 'in miniatura'


A handout image by Technion, Israel's Institute of Technology, shows a reproduction of a page of the world's smallest electronic Bible taken by a scanning electron microscope from a 0.5 millimeter chip containing the entire Hebrew Bible.


E' più piccola di una testa di spillo.

Trecentomila parole scritte su meno di 0,5 millimetri quadrati. Secondo gli scienziati questa tecnologia servirà in futuro ad archiviare importanti quantità di informazioni sulle biomolecole e sul Dna.

Gerusalemme, Israele -
Tutta la Bibbia incisa su una superficie piccolissima. Grazie a una sonda ionica, un gruppo di ricercatori israeliani del Technion di Haifa è riuscito a incidere tutto il testo della Bibbia su una superficie più piccola di una testa di spillo (circa 0,5 millimetri quadrati).

"In un'ora siamo riusciti a incidere le 300.000 parole della Bibbia su una superficie minuscola di silicio", ha spiegato Ohad Zohar, esperto in nanotecnologie e consigliere scientifico dei programmi educativi dell'università tecnologica.

La Bibbia microscopica del Technion è nata grazie a una tecnica che bombarda un obiettivo di ioni gallio, che, polverizzando la superficie e rimbalzando, incidono il silicio: agiscono "esattamente come un martello e uno scalpello", ha aggiunto Zohar. Secondo lo scienziato, questa tecnologia servirà in futuro ad archiviare importanti quantità di informazioni sulle biomolecole e sul Dna. (Fonte quotidiano.net)

Gravi disordini nella Chiesa della Nativita' di Betlemme



Semplicemente vergognoso quello che e’ accaduto oggi nella Chiesa della Nativita’ di Betlemme.

L’incertezza politica nel paese dove e’ nato Gesu’ ha tenuto il mondo intero col fiato sospeso in questi giorni di festa.

Da piu’ parti si paventava un ritorno a disordini che nel recente passato hanno macchiato la celebrazione del Santo Natale nel suo luogo piu’ carismatico.

Ma tutto ci si poteva aspettare meno che a creare scene di ordinaria follia fossero i preti stessi della Chiesa che oggi, in occasione dell’inizio delle pulizie, se le sono date di santa ragione!

I preti greco-ortodossi e quelli armeni sono venuti alle mani e sono volati pugni e schiaffi, mentre alcuni di loro brandivano bastoni di vario genere e misura!

Tutto e’ degenerato nel momento in cui i preti greco-ortodossi, muniti di scale, si sono messi a ripulire soffitto e muri di quella parte della Chiesa che cade sotto la loro amministrazione.

Sotto lo sguardo attento e pignolo dei preti armeni, una scala ha pero’ invaso lo spazio, benche’ minimo, di una parte della Chiesa che e’ sotto giurisdizione armena.

Apriti cielo! Per un quarto d’ora i preti, vestiti coi paramenti sacri, se ne sono dette e date di tutti colori, tanto che e’ stato necessario chiamare d’urgenza la polizia palestinese.

L’intervento di dodici poliziotti di Abbas ha a stento riportato la calma e durante la rissa due poliziotti e cinque preti sono rimasti feriti.
AFP

Priests brawl at Bethlehem birthplace of Jesus


BETHLEHEM, West Bank (AFP)
Seven people were injured on Thursday when Greek Orthodox and Armenian priests came to blows in a dispute over how to clean the Church of the Nativity in Bethlehem.

Following the Christmas celebrations, Greek Orthodox priests set up ladders to clean the walls and ceilings of their part of the church, which is built over the site where Jesus Christ is believed to have been born.

But the ladders encroached on space controlled by Armenian priests, according to photographers who said angry words ensued and blows quickly followed.

For a quarter of an hour bearded and robed priests laid into each other with fists, brooms and iron rods while the photographers who had come to take pictures of the annual cleaning ceremony recorded the whole event.

A dozen unarmed Palestinian policemen were sent to try to separate the priests, but two of them were also injured in the unholy melee.

"As usual the cleaning of the church afer Christmas is a cause of problems," Bethlehem Mayor Victor Batarseh told AFP, adding that he has offered to help ease tensions.

"For the two years that I have been here everything went more or less calmly," he said. "It's all finished now."

The Church of the Nativity, like the Church of the Holy Sepulchre in Jerusalem's Old City, is shared by various branches of Christianity, each of which controls and jealously guards a part of the holy site.

The Church of the Nativity is built on the site where Christians believe Jesus was born in a stable more than 2,000 years ago after Mary and Joseph were turned away by an inn.

AFP

Wednesday, December 26, 2007

1,400 Terroristi per Gilad Shalit

Hamas non liberera' Gilad Shalit se Israele non liberera' 1,400 terroristi palestinesi detenuti nelle proprie carceri. Di questi, 350 stanno servendo la pena dell'ergastolo.

Questa la richiesta che un leader di Hamas, Osama Al Muzaini, ha fatto oggi ad Israele.
Muzaini ha inoltre affermato che la richiesta di Hamas e' definitiva ed immutabile.

E ora la Conferenza dei Terroristi a Damasco

Dopo la Conferenza di Pace di Annapolis, la Conferenza dei Donatori di Parigi, la progettata Conferenza degli Investitori a Betlemme, non poteva mancare la Conferenza dei Terroristi a Damasco.
E' notizia di oggi infatti che le fazioni terroristiche della PFLP (Fronte Popolare per la Liberazione della Palestina) e della DFLP (Fronte Democratico per la Liberazione della Palestina), entrambe con quartier generale in Siria, hanno invitato i gruppi terroristici dell'AP, Hamas e Fatah, ad una conferenza a Damasco per il conseguimento della pace e dell'unita' delle varie fazioni palestinesi.
Alla conferenza sono stati invitati diversi Stati arabi.
ArutzSheva

Israele: carcere per chi insulta Maometto


E' una proposta di legge avanzata dal MK Hibraim Tzartzur, del partito Raam-Taal.
"Chi insulta il Profeta Maometto finisce in carcere".
La proposta conta sull'appoggio di Shas, Yahadut Hatorah, e dei partiti pro-arabi Avoda e Meretz.

Cittadinanza revocata se vivi in Israele

25,000 cittadini Egiziani emigrati in Israele, soprattutto giovani in cerca di lavoro o semplicemente sposati con Arabi Israeliani, corrono il serio rischio di avere la cittadinanza egiziana revocata dal parlamento del Cairo per "motivi di sicurezza".

E' quanto riporta oggi Palestine Today.
Il Comitato di Difesa e Sicurezza Nazionale del paese dei faraoni sta esercitando una forte pressione sul governo affinche' si apra un dibattito sulla possibilita' di revocare la cittadinanza a circa 25,000 emigrati egiziani che per motivi di lavoro o di matrimonio vivono oggi in Israele.
“Essi rappresentano una minaccia alla sicurezza dell’Egitto” affermano membri del Comitato per la Sicurezza, per i quali, appare ovvio, il Trattato di Pace firmato a Camp David tra i due paesi e' ormai solo carta straccia.

Ricorre il Centesimo Anniversario della nascita di Avraham Stern, Eroe d'Israele

Ricorre in questi giorni il centesimo anniversario della nascita di Avraham Stern, eroe d'Israele.
Nato a Suwałki, in Polonia, il 23 Dicembre del 1907, Avraham "Yair" Stern emigrò nel 1925 in Israele durante il Mandato Britannico in Palestina.
Studiò prima al Liceo Classico Ebraico di Gerusalemme e poi all'Università Ebraica al Monte Scopus. Si specializzò in lettere classiche e letteratura greca e latina.

Fondò il Lehi ("Lohamei Herut Israel") nel 1940, staccandosi dall'Irgun, quando quest'ultimo si unì all'Haganah per supportare i britannici nella lotta contro i nazisti.

Stern rifiutò sempre la collaborazione con la Gran Bretagna, anzi sosteneva che una continua lotta contro le forze britanniche avrebbe potuto portare alla costituzione di uno Stato Ebraico indipendente, risolvendo anche il problema della diaspora ebraica. Il rifiuto britannico di permettere agli ebrei fuggiaschi dalla Germania nazista di entrare nella Palestina britannica, rafforzò le sue tesi.

Stern fu ucciso il 12 Febbraio 1942 dalla polizia britannica in un appartamento di Tel Aviv. Dopo averlo arrestato ed ammanettato, fu finito con un colpo d'arma da fuoco sparatogli alle spalle.

Nel 1978, le Poste Israeliane emisero un francobollo commemorativo in suo onore.
Nel 1981 fu fondata in suo onore la citta' di Kochav Yair (la Stella di Yair).
Herut

Inaugurata in Israele l'Accademia della Lingua Araba

E' stata inaugurata in Israele, per la prima volta in un Paese che non fa parte della Ummah, l'Accademia della Lingua Araba (GuysenTV).
L'Accademia, con sede a San Giovanni d'Acco, promuovera' lo studio della lingua araba soprattutto tra la popolazione araba d'Israele.

La lingua araba e' la seconda lingua ufficiale dello Stato d'Israele.

Tuesday, December 25, 2007

Aumentano i Cristiani in Israele

L'Ufficio Centrale di Statistiche israeliano ha oggi diffuso i dati relativi al numero di Cristiani residenti in Israele.
A Dicembre 2007, nel Paese vivono 152,000 Cristiani, che rappresentano il 2.1% della popolazione totale.
Tre quarti dei Cristiani Israeliani vivono nel Nord d'Israele e in Galilea, mentre l'11% risiede in Gerusalemme.

Monday, December 24, 2007

Condi to visit Libya in 2008

U.S. Secretary of State Condoleezza Rice said on Friday she wants to visit Libya, saying it would be an "important step" in cementing ties with the former foe, but provided no date for a trip.
She would be the highest-level U.S. visitor to the country in more than half a century.

"I actually look forward to the opportunity to go to Libya. I think it will be an important step"
Rice told a year-end press conference.

"Libya made an important strategic decision to get rid of its weapons of mass destruction... As a result, it has put itself on a path that is leading to investment in Libya by western companies, which could not invest there before. I know that American companies are very interested in working in Libya." Rice said.

Meanwhile, captured documents from an al Qaeda safe-house in the Iraqi city of Sinjar have revealed a significant flow of Libyan fighters coming into Iraq.
(Stratfor)

While we're on the subject, it would be interesting to know from Libyan leader Muammar Gaddafi if he is aware of the presence of hundreds of Libyan nationals fighting US troops in Iraq.







Un segreto lungo 36 anni


La rivista egiziana Al-Ahram Al-Arabi ha rivelato, nel suo ultimo numero del 15 Dicembre, un segreto durato ben 36 anni.
Secondo il leader palestinese Marwan Kanafani, Yasser Arafat e' stato il fondatore ed il comandante di "Settembre Nero", organizzazione terroristica responsabile nel 1971 dell'assassinio del Primo Ministro giordano Wasfi At-Tal, nel 1972 del massacro degli atleti israeliani ai Giochi Olimpici di Monaco, del dirottamento di un aereo della Sabena, e dell'uccisione di tanti innocenti, tutti con la benedizione di Arafat e col supporto finanziario di Mahmoud Abbas e di Fatah.
La rivista sta pubblicando degli stralci dei diari di Kanafani che vanno sotto il nome di "Anni di Speranza".
L'OLP ha sempre negato ogni legame coi terroristi di Settembre Nero, anche se gli USA ed Israele sono stati sempre di opinione diversa.
Il libro di Kanafani, che verra' pubblicato all'inizio del 2008, provochera' ondate di protesta sia nel mondo arabo che tra gli attuali membri di Fatah.
ArutzSheva
Elder of Ziyon
Ma'an
Arabi-Ahram

Sunday, December 23, 2007

Sderot non capitolera’!

(Clicca immagine)

Sderot non capitolera’!


Sderot, citta’ israeliana al confine con la Striscia di Gaza, e’ sotto bombardamento palestinese sin dal 2001, essendo considerata, per la sua posizione, un bersaglio facile nel conflitto israelo-palestinese. L’obiettivo dei Palestinesi e’ chiaro: trasformare Sderot in una citta’ fantasma.

Per impedire che cio’ accada e’ divenuto di vitale importanza solidarizzare con la citta’ di Sderot, non piu’ a parole, ma coi fatti.
A questo proposito noi, amici e laureati del Collegio di Sicurezza Nazionale, classe ’85, abbiamo deciso di passare concretamente all’azione.

Dalle discussioni avute con la gente di Sderot ci e’ parso palese che il campo di attivita’ formative non-ufficiali, vedi musica, cinema e teatro, che non sono previsti ne’ dal bilancio municipale ne’ da quello statale, e’ il campo che vorremmo sovvenzionare e sostenere.

Ecco cosa potremmo finanziare con un piccolo contributo:
*Un abbonamento annuale alla Cineteca locale per bambini con problematiche familiari.
*Dotare alcuni ricoveri di strumentazione audio cosi da permettere a giovani musicisti di esercitarsi.
*Sovvenzionare con borse di studio giovani studenti di musica che mostrino talento.
*Finanziare con borse studio la partecipazione di studenti meritevoli delle scuole superiori all’annuale “Marcia della Vita” nei campi di concentramento della Polonia.

Nella prima fase di questo progetto, abbiamo aperto i nostri cuori e i nostri portafogli, riuscendo ad acquistare abbonamenti al cinema per i piu’ giovani. Un paio di amici ha offerto dei pianoforti, una chitarra ed altri strumenti musicali.
E’ ovvio, putroppo, che da soli non riusceremo a finalizzare il nostro progetto ed e’ per questo che ci rivolgiamo a voi, ai nostri amici vicini e lontani.
Se considerate che questo progetto sia meritevole di considerazione potete donare qualsiasi somma di danaro riteniate opportuna per aiutarci ad espandere le nostre iniziative a Sderot.
Vi preghiamo di trasmettere questo messaggio ad altri in modo che si possa completare questo progetto; Sderot non capitolera’!

Amici di Sderot
Yaacov Aloni, Motti Biran, Shmuel Ben Rom, Shlomo Gal, Yoel Mor, Shmuel Reshef, Yosi Snir, Yoel Sher, Eli Yakuel.

(Dal sito Help Sderot.com)

Carissimo amico/a

a partire dal sito puoi contattarli direttamente.

Ti segnalo i riferimenti bancari a cui indirizzare i contributi:

Associazione " H'averim lema'an hah'evra"

Conto n° 333 444

Bank Otsar Hah'ayal

Agence 375

Swift code: OTSHILIT

Reh'ov Hssayfan33

Ramat Hasharon 47248

Israel


Bennauro

Nella Mappa di Fatah la Palestina prende il posto d'Israele


Per le celebrazioni del suo 43mo anniversario, Fatah ha progettato un nuovo poster che presenta tutto Israele come Palestina.

Il poster, sottoscritto dalla direzione di Fatah, ha gia' fatto la sua apparizione su numerosi siti web affiliati a Fatah.

"Nella mappa di Fatah, tutto Israele diviene Palestina" scritto da Khaled Abu Toameh per il Jerusalem Post:

"Fatah sta progettando di celebrare il suo quarantatreesimo anniversario quest'anno con un nuovo manifesto che presenta la Palestina al posto di Israele. Progettato specificamente per l'occasione da Abdel Mun'em Ibrahim, il poster presenta una mappa d'Israele interamente avvolta da una keffiyah palestinese. Vi e' inoltre rappresentato un fucile, simbolo della "lotta armata" contro Israele. Il poster, che è stato sottoscritto dalla direzione di Fatah, ha gia' fatto la sua apparizione su numerosi siti web affiliati a Fatah. Il messaggio di fondo del poster è che Fatah, come Hamas, non riconosce l'esistenza d'Israele. L'emblema è in violazione della linea di condotta politica dichiarata da Fatah, che prevede uno Stato Palestinese indipendente accanto, e non in sostituzione, d'Israele."

Fatah deve dire chiaramente quale obiettivo finale si prefigge, e deve farlo prima che la World Bank firmi l'assegno per 7.4 miliardi di dollari; ma questo non succedera'.

"Includendo un fucile nel manifesto, Fatah vuole rassicurare i Palestinesi di non aver abbandonato l'opzione "della resistenza armata," malgrado i recenti colloqui di pace con Israele.


Fondata nel 1965, Fatah ha celebrato i suoi anniversari in questi ultimi 14 anni con raduni imponenti in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. Ma non è chiaro in questa fase se Hamas permettera' a Fatah di tenere un raduno nella Striscia di Gaza. La settimana scorsa, Fatah ha vietato ad Hamas di radunarsi in Cisgiordania per celebrare il ventesimo anniversario del movimento islamico. I funzionari di Hamas hanno minacciato vendetta, vietando i raduni di Fatah nella Striscia di Gaza."

Saturday, December 22, 2007

Israele vista dai Sauditi

Un grosso sondaggio e' stato effettuato qualche settimana fa da Terror Free Tomorrow, Center for Public Opinion, e per la prima volta migliaia di Sauditi hanno avuto la possibilita' di rispondere a questioni inerenti sia alla politica estera che a quella nazionale.
Gli intervistati sono stati contattati telefonicamente dall'estero per la realizzazione di quello che puo' essere definito il piu' approfondito sondaggio mai effettuato nel Paese.

Ne viene fuori un quadro chiaro e preciso che non lascia adito a dubbi su questioni quali il nucleare iraniano, la questione palestinese, il medioriente in generale, gli USA ed Israele.

I risultati del sondaggio potete trovarli, in formato pdf, cliccando questo link.

Ma quel che vogliamo brevemente proporre qui di seguito e' un grafico (che puoi veder meglio cliccandogli sopra), tratto dal sondaggio suddetto, che ben riassume l'opinione dei Sauditi su Israele e sugli Ebrei.




Riassumendo:
il 30% dei Sauditi intervistati e' in favore di un Trattato di Pace che riconosca lo Stato d'Israele, solo se allo stesso tempo venga creato uno Stato Palestinese.
il 51% non solo si oppone a qualsiasi accordo di pace che riconosca Israele, ma auspica la totale eliminazione di Israele dal Medioriente attraverso una lotta unitaria di tutta la Ummah.


Il 6% degli intervistati ha un'opinione favorevole degli Ebrei.
L'89% ha un'opinione negativa degli Ebrei.

Anno 2020: l'Europa sara' Islamica




"Tra dodici anni il continente europeo sara' mussulmano" ha affermato oggi Rasul Jalilzadeh, rappresentante del leader supremo iraniano, l'Ayatollah Seyyed Ali Khamenei, durante un discorso ai basiji di Tehran.

"L'Islamizzazione del continente europeo e' imminente e cio' favorira' l'arrivo del Mahdi" ha aggiunto, con riferimento al 12mo imam del credo sciita.

"L'Islamizzazione dell'Europa e' una diretta consequenza della Rivoluzione Islamica Iraniana..."
ADNKronos

Friday, December 21, 2007

La Via del Paradiso




Secondo un sondaggio della Frankfurter Rundschau, in Germania, un Mussulmano su due crede che un attentatore suicida vada in paradiso!
E un Mussulmano su quattro, sempre secondo lo stesso sondaggio, e' "gewaltbereit", cioe' pronto alla violenza "secondo la volonta' di Allah" pur di accedere al Paradiso Islamico.

Particolare non trascurabile che troverete alla fine dell'articolo: un Mussulmano su tre in Germania si definisce antisemita e anticristiano.

Buon Natale...

Frankfurter Rundschau

Il Mein Kampf Islamico


Un video-documentario da non perdere!
Clicca

Il Natale di Fatah: Invito al Martirio



Si avverte nell'aria, in questi giorni di festa, il forte desiderio di una pace duratura e di una sincera fratellanza tra i popoli della terra.
Entrambe sembrano eluderci ormai da tempo immemorabile.

Le televisioni di mezzo mondo mandano in onda programmi improntati alla riflessione e alla speranza, mentre quelli radiofonici ci deliziano con musiche e canti natalizi.

Eppure esiste un paese dove la sera, con le famiglie radunate davanti alla TV, si seguono programmi improntati all'odio, al terrorismo e al martirio.

La TV dell'Autorita' Palestinese e' ritornata, in questi ultimi giorni, a proporre ai Palestinesi un pezzo forte che e' garanzia di alti indici di ascolto:
"Le Vergini del Paradiso Islamico", che tanto successo ha riscosso nel passato!

La TV di Fatah continua a riproporlo con una frequenza a dir poco inquietante, sintomo di un'allarmante esigenza a motivare i giovani al martirio.

Il filmato ricorda agli aspiranti suicidi (shahid) cosa li attende se morte li coglie combattendo gli odiati Ebrei.

Le Vergini del Paradiso Islamico

Thursday, December 20, 2007

Arabi profanano le tombe di Giosuè, Caleb e Nun


Tomba di Giosuè

Tomba di Caleb

Tomba di Nun




Il mondo Ebraico, martedì scorso, e' rimasto profondamente addolorato dalla profanazione delle tombe dei biblici Yehoshua (Giosue'), Caleb e Nun (padre di Yehoshua).

Giosuè, figlio di Nun, della tribù di Efraim, successe a Mosè come capo degli Israeliti e guidò le tribù ebraiche alle prime conquiste nella Terra Promessa dopo l'uscita dall'Egitto.

Membri dell'organizzazione One Shechem, che organizza visite guidate alle tombe, arrivati al villaggio di Timnat (Kifl) Haress per un incontro di preghiera, hanno dovuto constatare con sommo dolore e profonda costernazione che vandali Arabi avevano profanato le tombe Ebraiche del villaggio.

In particolare, le tombe di Yehoshua (Giosuè) ben Nun, Nun, and Calev (Caleb) ben Yefuneh erano state ricoperte di spazzatura, feci umane ed animali, e slogan antisemiti.

I membri dell'organizzazione hanno puntigliosamente ripulito le tombe così da permettere ai fedeli, lo stesso martedì sera, di recitare Kaddish ed altre preghiere per quei defunti la cui data di morte e' incerta (come quella di Calev ben Yefuneh).

ArutzSheva

Abominazione sul Monte del Tempio




Come altro definire, d'altronde, la spudoratezza con cui Hamas ha ottenuto il permesso di trasmettere programmi radiofonici dal luogo piu' sacro del Giudaismo con la benedizione di Olmert ed Abbas?

Hamas e i diritti esclusivi di trasmissione radiofonica dal Monte del Tempio rappresentano una desacrazione del luogo sacro e devono cessare al piu' presto possibile!

Questo non lo chiede Olmert, ma lo chiedono tutti gli Ebrei e i Cristiani del mondo, a cui non e' permesso in questi giorni nemmeno l'accesso al luogo.

Questa settimana, la stazione radio dell'Autorita' Palestinese ha concesso diritti di trasmissione ad Hamas, che non ha perso l'occasione di trasmettere messaggi di odio contro Israele dal suo luogo piu' sacro.

Hamas ha celebrato questa vittoria sui Sionisti in pompa magna: "Le nostre trasmissioni rappresentano una vittoria per la Moschea di Al-Aqsa, che sta soffrendo gli sforzi giudaizzanti imposti dal governo sionista" ha ammesso trionfalmente Rami Kaoud, uno dei managers di Radio Al-Aqsa.
ArutzSheva

A pochi metri dalla morte


Nonostante Ismail Haniyeh, Primo Ministro dell'organizzazione terroristica Hamas, avesse invitato gli Israeliani ad una tregua giusto ieri, tre missili qassams sono stati lanciati oggi contro Sderot.

Uno di questi e' caduto nel cortile di una scuola elementare, esattamente la Gil Elementary School, a pochissime decine di metri dall'edificio che ospita centinaia di scolaretti.

Dieci alunni ed alcune insegnanti sono stati trattati all'ospedale locale per shock.

Quando Hamas parla di "Hudna" (di tregua) bisogna stare molto vigili.
Non e' la prima volta infatti che durante una "hudna" palestinese ci scappi il morto israeliano!


Wednesday, December 19, 2007

L'ipocrisia della Ummah




Alla vigilia della Conferenza di Pace di Annapolis, gli Arabi hanno unanimamente rifiutato di riconoscere Israele come Stato Ebraico.

Il motivo di tale rifiuto e' da ricercarsi nel fatto che, secondo i sapienti della Ummah, l'ammissione dell'Ebraicita' dello Stato d'Israele sarebbe sinonimo di discriminazione contro Arabi e Mussulmani, sia dal punto di vista religioso che etnico-nazionale.

Ne consegue quindi (ça va sans dire) che definire "islamico" o "arabo" uno stato qualsiasi sia ugualmente discriminante.

O almeno così dovrebbe essere...

Andiamo allora a confrontare vis-à-vis l'ipocrisia ufficiale dei critici di Israele:

Costituzione della Giordania
Articolo 1
Il Regno Hashemita di Giordania e' uno Stato Arabo sovrano ed indipendente...
Articolo 2
L'Islam e' la religione di Stato e l'Arabo e' la lingua ufficiale.

Costituzione dell'Egitto
Art.1
La Repubblica Araba dell’Egitto è uno Stato democratico e socialista …
Il Popolo Egiziano fa parte della nazione Araba e si prefigge la realizzazione della sua unità.
Art.2
L'Islam è la religione dello Stato. L'Arabo è la lingua ufficiale e la fonte principale di legislazione è la giurisprudenza islamica (Sharia).

Costituzione della Libia
Articolo 1
La Libia è una repubblica Araba, democratica e libera, la cui sovranità è detenuta dal Popolo. Il Popolo Libico fa parte della nazione Araba. Il suo obiettivo è l’unità araba totale. Il nome del paese è Repubblica Araba Libica.
Articolo 2
L’Islam è la religione dello Stato e l'Arabo è la lingua ufficiale.

Costituzione del Marocco
Il regno del Marocco, Stato sovrano Mussulmano, la cui lingua ufficiale è l’Araba, fa parte del Grande Maghreb Arabo.
L'Islam è la religione dello Stato.

Costituzione dello Yemen
Articolo (1)
La Repubblica dello Yemen è uno Stato sovrano indipendente, Arabo ed Islamico, la cui integrità è inviolable e nessuna parte di esso può essere ceduta. Il Popolo dello Yemen fa parte della nazione Araba ed Islamica.
Articolo (2)
L'Islam è la religione dello Stato e l'Arabo è la lingua ufficiale.
Articolo (3)
La Shari'ah è la fonte di tutta la legislazione.

Costituzione della Siria
Articolo 1
La Repubblica Araba siriana è uno Stato sovrano, democratico, popolare, e socialista. Nessuna parte del suo territorio può essere ceduta. La Siria è un membro dell'Unione delle Repubbliche arabe.
La regione araba siriana è parte della patria araba.
Articolo 3
La religione del presidente della Repubblica deve essere l’Islam. La Shariah è la fonte principale di legislazione.

Costituzione dell'Arabia Saudita
Articolo 1
Il regno dell'Arabia Saudita è Islamico, Arabo e sovrano.
L’Islam e’ la religione ufficiale; Il libro e la Sunnah sono la sua costituzione; l'Arabo è la lingua ufficiale e Riyadh è la sua capitale.


Costituzione del Kuwait
Articolo 1
Il Kuwait è uno Stato Arabo, sovrano e indipendente. Nè la sua sovranità, nè alcuna parte del suo territorio può essere ceduta. Il Popolo del Kuwait fa parte della nazione araba.
Articolo 2
La religione dello Stato è l’Islam e la Sharia islamica e’ la fonte principale di legislazione.

Costituzione dell'Algeria
Articolo 1
L’Algeria è una Repubblica democratica Popolare. È una ed indivisibile.
Articolo 2
L’Islam è la religione dello Stato.

Costituzione del Bahrain
Articolo 1
Il regno del Bahrain è sovrano, Arabo, Islamico ed indipendente. Il Popolo fa parte della nazione araba e il territorio fa parte della grande patria araba…
Articolo 2
La religione dello Stato è l’Islam. La Shari'a islamica è la fonte principale di legislazione. La lingua ufficiale è l’Arabo.

Costituzione dell'Oman
Articolo 1
Il sultanato dell'Oman è uno Stato indipendente, Arabo, Islamico, sovrano, con Muscat come capitale.
Articolo 2
La religione dello Stato è l’Islam e la Shariah islamica è la fonte di legislazione.

Costituzione della Tunisia
Articolo 1
La Tunisia è uno Stato libero, indipendente e sovrano; la sua religione è l'Islam, la sua lingua è l’Arabo e la sua forma di governo è la Repubblica.
Articolo 2
La Repubblica tunisina fa parte del grande Maghreb arabo…

Costituzione della Mauritania
Preambolo:
... cosciente della necessità di rinforzare i legami con i Popoli Fratelli, il Popolo della Mauritania, un Popolo Mussulmano, africano e Arabo, afferma che si adoperera’ per il successo dell'unità di un più grande Maghreb, della nazione araba e dell'Africa e per il consolidamento della pace nel mondo.
Articolo 1
La Mauritania è una Repubblica Islamica indivisibile, democratica e sociale.

Costituzione dell'Iran
L'articolo 1
La forma del governo dell'Iran è quella di una Repubblica Islamica, fondata dal Popolo iraniano in base alla sua fede nella sovranità della verità e della giustizia coranica...


Costituzione della Palestina
Articolo 1
La Palestina fa parte del grande mondo arabo e il Popolo palestinese fa parte della nazione araba. L'unità araba è l’obiettivo che il Popolo palestinese si prefigge di realizzare.
Article 14.
Il destino della Ummah, la stessa sopravvivenza degli Arabi, dipendono dal destino della Causa Palestinese.
Articolo 4 1.
L'Islam è la religione ufficiale della Palestina. Il rispetto e la santità di tutte le altre religioni saranno garantiti.
I principii della Shari'a islamica saranno la fonte principale di legislazione.


Per quale ragione, quindi, l’ammissione dell’Ebraicita’ dello Stato d’Israele e’ moralmente inaccettabile, mentre l’ammissione di Islamicita’ degli Stati Arabi e’ ineccepibile?

A morte le donne senza hijab


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Il titolo dell'articolo e' volutamente incompleto per non scoraggiare da subito il lettore.

Quello completo e' infatti "A morte le donne senza hijab assieme ai loro padri e ai loro mariti".

E' quanto ha gridato oggi ai suoi fedeli uno dei piu' importanti mullah del mondo islamico, Hojatolislam Gholam Reza Hassani.

"Non riesco a capire come queste donne che non rispettano l'hijab siano ancora vive dopo 28 anni dalla nascita della Repubblica Islamica dell'Iran"
("I do not understand how these women who do not respect the hijab, 28 years after the birth of the Islamic Republic, are still alive")

"Le donne che non rispettano l'hijab e i loro mariti meritano la morte" ha gridato Hassani nella sua citta' di Urumieh.

Ed in un crescendo da parata notturna nazista ha continuato ad alzare la posta del gioco:
"Queste donne e i loro mariti e i loro padri meritano la morte"
("These women and their husbands and their fathers must die")

Articolo

Le vignette di Maometto acquistate dalla Reale Biblioteca di Danimarca




Le vignette di Maometto, pubblicate il 30 settembre del 2005 sul quotidiano danese Jyllands-Posten, e che hanno scatenato una serie di violente proteste nel mondo islamico, sono dodici illustrazioni satiriche sul profeta dell'Islam.

Secondo l'opinione di diversi storici danesi, le 12 vignette sono importanti documenti storici che devono essere preservati per i posteri.

Ervin Nielsen del Media Museum di Odense afferma di aver contattato la Reale Biblioteca di Danimarca a tal proposito e di essere stato riassicurato che la stessa e' in procinto di raccogliere i fondi necessari all'acquisto.
Articolo (in Danese)

Scrivi il tuo messaggio sul Muro




Fino a pochi mesi fa, sul Muro che separa Israele dai Territori palestinesi, si potevano leggere (e non e' una novita') solo messaggi di odio di matrice palestinese nei confronti degli Israeliani; ma da qualche settimana a questa parte, ai messaggi, si sono aggiunti graffiti, eseguiti da giovani europei, che sbeffeggiano Israele ed il suo Muro salvavita.

Si tratta del progetto di un gruppo di graffitari europei che prende il nome di "Santa's Ghetto"

Fin qui, poco o niente di male...

Ma e' notizia di oggi invece quella secondo cui una joint venture OLP-Olanda consentira' ai cibernauti di tutto il mondo di inviare i loro messaggi di protesta attraverso il Web.
I messaggi verranno riprodotti sul Muro da una dozzina di giovani Arabi, assunti a questo proposito da un team di pubblicitari olandesi.

Il costo di ciascun messaggio sara' di 30 euro ($43.20).

Il pagamento va effettuato in anticipo e non deve essere, per nessun motivo, "offensivo" o "diffamatorio" dell'ideologia dell'OLP.

Articolo

"Morte agli USA" e "Morte ad Israele" e' il Canto dell'Hajj



"Dio e' Grande", "Non c'e' altro Dio che Allah", "Morte a Israele" e "Morte all'America" cantano i pellegrini iraniani al seguito di Ahmadinejad alla Mecca!
Lo riporta oggi IRNA, l'agenzia di stato iraniana.
IRNA


A migliaia di pellegrini iraniani in partenza per l'Hajj, il Leader Supremo della Rivoluzione Islamica, Ayatollah Seyed Ali Khamenei, ha inviato la sua benedizione:

"Oggi, i perfidi nemici della Ummah Islamica organizzano centri di espansione ed egemonia perche' vedono il risveglio Islamico come una grande minaccia ai loro interessi illegittimi...
Tutte le Nazioni Mussulmane devono formare un fronte islamico unito e combattere l'esercito invasore con tutta la forza."
Il Messagio del Leader Supremo per l'Hajj